martedì 19 aprile 2011

Come può un fiore

Come può un fiore


Sono anni che penso che tutto faccia schifo, che il mondo sia un miscuglio d' ingiustizie, rancore, odio e violenza.
Sono tanti anni che Dio non fa altro che punire indistintamente, vedere dall' alto e continuare a punire; a creare uomini che non possono nascere senza morire, costretti ad un' esistenza a termine, all' ingiustizia di veder sparire le persone più care, così, come se non fossero niente, mai esistite. E illudersi non vale, è diventato impossibile.

Un giorno ho conosciuto una bimba, piccola piccola, che non smette mai di crescere. Ride, ha occhi grandi, e anche quando fa i capricci, quando grida per nulla, quando ha dolore ai denti, è felice come mai io ricordi d' esser stato.
Un miracolo.
Una terza vita che nasce dall' imperfetta unione di altre due, una nuova vita, una carta bianca, una spugna intrisa di serenità, fiducia e ottimismo. Non mi spiego come sia possibile, non ci credo, dev' esserci un trucco.

È vero, tutto fa schifo, si soffre, si muore, si dimentica e si sparisce; ma ci sono i bambini e sono un grande piccolo sogno, di quelli a cui vorresti credere per sempre, qualcosa che non avevi previsto e che, per questo, ti appare meraviglioso, fantasmagorico. E quando sei con loro, a giocare, a vederli mangiare, a fare lo scemo, non pensi a niente, non cerchi di ricordare, non soffri più: la vita si colora del delicato profumo d' un piccolo fiore di campo.
Chissà come può.

G.P

Nessun commento:

Posta un commento