Crauti verdi

Il tropico
del crauto:
facezie quotidiane di importanza nulla


(se volete, la nostra ricetta per i crauti verdi)


Pessimismo e fastidio


Ma porca puttana dei quella troia eva bagascia!
Ieri mattina ha fatto un incidente stradale.
Non ne facevo uno da un sacco di tempo, e peraltro mai così grave.
In fase di sorpasso, accecato dal sonno mattutino, dalla radio con voce di cane Spank, dalla prospettiva di cinquanta minuti di piscina e da un sole fantastico, ho deciso di sorpassare un camion pieno di pittura bianca, e per poco non ci sono finito sotto.
Non sono qui per raccontare la dinamica di quanto accaduto, so solo che la mia amata Panda ha 1000 euro di danno, il camion tamponato non si sa ancora, e io stamattina non ho alcuna voglia di scrivere, ma solo di lamentarmi.
Pessimismo e fastidio, pessimismo e fastidio, pessimismo e fastidio....

G.P

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Io sono mio padre



Ci sono cose che ti cambiano la vita, per sempre, ed in profondità.
Ieri mattina, dopo una nottata difficile, ho deciso di realizzare uno dei miei tanti sogni di gioventù: giocare ad un gioco dei Pokemon!
Ne ero sempre stato affascinato da quando, all'età di 18 anni, operato ad un ginocchio, ero stato costretto a passare molto tempo a casa, e molto tempo davanti alla televisione.
Quello stupido cartone animato, perché di essere stupido era stupido, basato su una trama circolare sempre uguale, mi faceva sentire piccolo e infantile; e la cosa mi piaceva.
Ai tempi possedevo tutte le console disponibili sul mercato, ma non ebbi mai il coraggio di comprare un videogioco dei Pokemon.
Ieri mattina l'ho fatto (comprato, sì, comprato) e per giocare online con il mio Nintendo Ds, mi sono dovuto registrare al sito ufficiale.
Ecco, quella che vedete qui accanto è la mail che ho ricevuto pochi minuti dopo la registrazione.
Leggete attentamente...
A 30 anni ho scoperto qualcosa di sconvolgente:
Io sono mio padre.

G.P
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
I miracoli esistono!


Poche volte ho desiderato la morte di qualcuno, e quelle poche volte che l'ho fatto, ho sempre fantasticato, così, per una sorta di divertimento mentale totalmente distaccato dalla realtà.
La televisione, a volte, fa veramente miracoli, e in questo caso è stata in grado di risvegliare in me regrediti istinti primordiali.
Questa qua, questa Angela favolosa cubista, la prenderei davvero a calci e pugni in faccia, là, nello studio televisivo, mentre balla come una ragazzina di sedici anni, convinta, così, di sconfiggere il tempo e la morte.
E invece fa tutto il contrario, emula un modello che non le appartiene esponendo al popolino la propria distruzione fisica e mentale.
È una pornografia vomitevole ed insultante, per sé e per gli altri.
E io la prenderei a calci e pugni, con quella musica di sottofondo, con gli altri vecchi che mi guardano e gridano di terrore, perché la morte, io, sono molto vicino, molto vicino a loro.
Morirebbe sotto i miei occhi e sarei contento, finalmente, di vedere il ciclo naturale delle cose completamente ristabilito.
I vecchi non sono favolosi cubisti, e il passere del tempo, la vicinanza alla morte, così palpabile nel loro fisico e nei loro ricordi, va difesa, ammirata, conservata.
Non combattuta attraverso una caricaturale opposizione a sé.
Grazie, mia miracolosa televisione.

G.P



----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Chiamiamo le cose con il loro nome.


Allora, dico io, c'è la necessità di fare una cosa del genere? Stamattina mi alzo e trovo una mail di un mio amico, di cui non farò il nome ("Basta con le schifezze, gli amici tuoi, le porcate"), con un link youtube.
Nota di accompagnamento: Non ho parole.
Convinto si tratti di qualcosa inerente agli ultimi tragici avvenimenti internazionali, la guerra in Libia, il terremoto in Giappone, clicco senza pensarci troppo.
E i mie occhi vedono 'ste' zoccole che si baciano!
E sì, perché così dovete essere chiamate, zoccole; ci tengo molto al rapporto tra Nome e Cosa nominata.
Perché davanti c'avete una telecamera, e lo sapete, la vedete, non avete nemmeno la scusante che hanno quei puttanoni del Grande Fratello: tante telecamera = nessuna telecamera.
Dunque la vedete, sapete che vi riprendono.
La motivazione è la fame (di cazzi), mangiare un pò di riso in più.
Ma tu, cara Fico, chiudi gli occhi, e apri le labbra come se fossi in un film porno, come solo le grandi pornodive sanno fare.
E fai bene, diciamocelo; sei zoccola, e le zoccole fanno così.
Complimenti.

G.P

Nessun commento:

Posta un commento