Sarà un giorno di fine giugno, con un sole, però, dei primi di aprile, caldo, ma non aggressivo, piacevole.
Sembrerà mattina, e invece sarà pomeriggio.
Alla radio ci sarà una canzone inglese pop-rock, di quelle orecchiabili ma non troppo, ripetitiva, ma ricercata.
Guiderò sicuro, con la faccia seria, lo sguardo fisso avanti, come se sapessi esattamente dove andare, e ci andrò senza fretta, ma nemmeno con troppa lentezza.
Non cercherò di dare attenzione a tutto, come sempre faccio, anche se tutto, ogni cosa, mi sembrerà più viva, lucida, quasi accecante; e ne avrò il controllo.
E poi ci sarà un attimo in cui sterzerò a caso e mi schianterò da qualche parte, su qualche cosa.
La canzone continuerà ad andare, io no.
GP
Nessun commento:
Posta un commento