L.M
venerdì 1 luglio 2011
Senza titolo
L'artista è viziato dal suo stesso genio. Per qualcosa sbocconcellato col carboncino possono esistere, ed esistono, dieci, venti, trentotto titoli diversi. Scegliere è difficile: in questo istante l'opera è quel titolo, magari potrà benissimo indossarne, domani, un altro. In effetti pochi sono gli artisti che cominciano già dal titolo - il titolo è una summa, quindi non potrà mai essere perfetta. Restano a bocca aperta davanti ai loro pasti pittorici così, immobili, e si agguantano a ciò che, sazi, possono ancora comprendere del loro innanzi che non è stato dimenticato o digerito a dovere, bollandoli con un "senza titolo, n°1, 2, ..." da scialbi eremiti dell'immagine da spennare. Senza parole, semmai, non senza titolo. Così appendono il titolo che hanno generato da qualche parte nella mente. Il bene è un altro: potranno inventarne uno nuovo per ogni visitatore, dopo ogni pranzo.
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