venerdì 29 aprile 2011

A.A.A. Cercasi personalità

A.A.A. CERCASI PERSONALITA'


Da quando ero piccolo.
Ho frequentato l'elementari in un istituto privato cattolico gestito da suore; stringevo Bibbia e rosario in compagnia di una mal celata voglia di esser prete. Alla don Tonino, s' intende, ma pur sempre prete!
A dieci anni lessi Sherlock Holmes e iniziai a vestirmi con l' impermeabile giallo, a parlare per sofismi ed intuizioni impossibili; solo l' imberbe eta' m'impedì di fumare pipa e oppio.
Un paio d'anni più tardi vidi Twin Peaks, e allora abbandonai le vesti dell' investigatore ottocentesco per adottare gioiosamente quelle dell'agente speciale anni '90: ombroso, geniale, bello ma discreto. Affermavo con certezza la volontà di diventar poliziotto e mi lamentavo che in Italia non ci fosse l' FBI.
In piena adolescenza, cercai di abbandonare i modelli prettamente televisivi per diventare un mezzo playboy (con scarsi risultati eh) proprio come un mio cugino più grande, quello con cui trascorrevo tutte le estati.
Giunto alla maturità, accecato dalla noia, ricomincia a leggere assiduamente, e m'imbattei nei personaggi novecenteschi, quelli senza futuro, pieni di ambizioni inutili e irrealizzabili, inetti per causa propria, o altrui. Eccomi, diventai uno di loro; mi sentivo davvero come loro, e ancora lo sento.
Certo, Dott.House e il commissario Coliandro fanno a gara per dirmi che, invece, sono più simile a loro due: un bell' uomo, burbero ma buono, brillante, un po' sbruffone, affascinante nonostante l'evidente zoppia, il bastone, e un bel paio di Aviator anni '80!

G.P.

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