venerdì 27 maggio 2011

I bambini si producono?


I bambini si producono?

Raramente scrivo di attualità, ma ciò che vi sto per dire forse merita, forse no - fate voi.
In un articolo di Marta Dassù (La Stampa, 8 maggio scorso) sul metodo educativo della signora Amy Chua spiccano queste parole:

"La tolleranza zero li rende più felici e più forti per affrontare la vita": robottini che non sanno pensare.
E più sotto: "Non esiste un'unica formula giusta per produrre bambini felici, sani, riusciti".

Complimenti alla traduttrice o all'autrice: da oggi i bambini sono prodotti in serie ed etichettati come 'ubbidienti'. In basso, leggiamo le caratteristiche comportamentali: non va dagli amici, non ha il diritto a socializzare, non richiede svaghi o altre coccole, non richiede attività fisica (è una perdita di tempo e quindi non è salutare), non ha bisogno d'essere informato sull'oggi, sa suonare meccanicamente.

E la mamma è contenta, ha fatto un vero figlio: un disadattato che non può uscire dalla fabbrica.

L.M

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