Tredici anni fa, all'inizio di una delle più belle estati che la mia mente ricordi, comprai, per 150 mila lire, un Nintendo 64 usato con Zelda Ocarina of Time nuovo di pacca.
Ci giocai tutta l'estate senza finirlo mai, mi bloccai ad un cazzo di dungeon acquatico che, allora, ritenni impossibile da risolvere.
Un anno e mezzo dopo, in un freddo dicembre, pochi giorni prima di natale, decisi di vendere tutto per compare un Dreamcast, mitica console della Sega.
Non mi sono mai pentito di quell'acquisto, ma fin dai primi giorni mi pentii di aver venduto il Nintendone.
Sono passati, appunto, tredici anni, e in questi giorni ho deciso che ciò che il mio passato reclama dovrà esser soddisfatto, che ciò che mi è stato tolto dovrà essermi reso, che quell'estate deve tornare, per forza, e deve tornare adesso.
Ricomprerò il Nintendo 64 con Zelda Ocarina of Time, costi quel che costi; e supererò quel dungeon acquatico, cazzo, finirò il gioco e tornerò ragazzo.
Ne sono sicuro, sarà così.
GP
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