martedì 29 marzo 2011

Chiamiamo le cose con il loro nome

Chiamiamo le cose con il loro nome.


Allora, dico io, c'è la necessità di fare una cosa del genere? Stamattina mi alzo e trovo una mail di un mio amico, di cui non farò il nome ("Basta con le schifezze, gli amici tuoi, le porcate"), con un link youtube.
Nota di accompagnamento: Non ho parole.
Convinto si tratti di qualcosa inerente agli ultimi tragici avvenimenti internazionali, la guerra in Libia, il terremoto in Giappone, clicco senza pensarci troppo.
E i mie occhi vedono 'ste' zoccole che si baciano!
E sì, perché così dovete essere chiamate, zoccole; ci tengo molto al rapporto tra Nome e Cosa nominata.
Perché davanti c'avete una telecamera, e lo sapete, la vedete, non avete nemmeno la scusante che hanno quei puttanoni del Grande Fratello: tante telecamera = nessuna telecamera.
Dunque la vedete, sapete che vi riprendono.
La motivazione è la fame (di cazzi), mangiare un pò di riso in più.
Ma tu, cara Fico, chiudi gli occhi, e apri le labbra come se fossi in un film porno, come solo le grandi pornodive sanno fare.
E fai bene, diciamocelo; sei zoccola, e le zoccole fanno così.
Complimenti.

G.P

2 commenti:

  1. Raffaella Fico, decisamente una pornostar mancata, e ciò è male.
    Perchè alcune volte si riesce a captare negli individui una precisa predisposizione a una determinata mansione. Quella donna vien buona per eccitare l'uomo solo, e invece è su un'isola a gettare il suo talento.

    Evidentemente non le mancava la pecunia (regalata dal potente, che da capitalista non ha voluto condividere i suoi piaceri col popolo), altrimenti avremmo visto il puttanone nel suo habitat idoneo, davanti a una telecamera...ma circondata da cazzi.

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  2. hahahahahah...noto con piacere che su questo blog non si va molto per il sottile...!!!

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